Valutazione borse sul tavolo

Valutazione

DEI DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

La valutazione dei disturbi specifici di apprendimento (DSA) prevede la somministrazione di test standardizzati che vadano ad indagare i domini specifici quali lettura, scrittura e abilità logico-matematiche.

Al fine del completamento del percorso diagnostico è necessario, inoltre, valutare il livello cognitivo del bambino per accertare un funzionamento intellettivo generale adeguato.
Talvolta, risulta necessario indagare anche la componente linguistica e le competenze metafonologiche del bambino, in quanto strettamente correlate agli apprendimenti curriculari per cui possono essere diversi test.

-legge 170/2010, riconosce la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la discalculia come disturbi specifici di apprendimento (DSA) .
– D.G.R. 4 Febbraio 2014, n. 16-7072
DD 496/2014 indicazioni per la diagnosi e la certificazione diagnostica dei DSA
– D.L. 13 aprile 2017, n.66
Norme per la promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilita’, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera c), della legge 13 luglio 2015, n. 107.

Scrivania con i giochi della Oral Motor Therapy

KABC-II

La KABC-II misura i processi e le abilità cognitive di bambini e adolescenti dai 3 ai 18 anni. Il test valuta un’ampia gamma di abilità riferite ai processi sequenziali e simultanei, all’apprendimento, alla pianificazione e alle abilità cristallizzate.
In ambito clinico fornisce informazioni utili per il processo diagnostico e la pianificazione di trattamenti; in ambito educativo consente agli esperti di ottenere indicazioni utili per la definizione di progetti educativi.
Grazie ai subtest non verbali, è particolarmente adatta per la valutazione di bambini di lingua madre diversa dall’italiano e/o con deficit linguistici o uditivi o con disturbi dello spettro autistico.

Scrivania con i giochi della Oral Motor Therapy

ORAL MOTOR THERAPY

La terapia oro-motoria, utilizzata dalla maggior parte dei logopedisti, si avvale di una serie di strumenti ed esercizi per sviluppare la consapevolezza, la forza, la coordinazione , la mobilità dei muscoli orali, facilitare l’alimentazione, la discriminazione orale o i bisogni sensoriali.
Quando la discriminazione orale risulta problematica essa può influire su abilità come il linguaggio (speech) e l’alimentazione/feeding; i bambini possono presentare diverse avversioni alimentari, non essere consapevoli del cibo in bocca o non essere in grado di tollerare certi tipi di consistenze, sapori o temperature e quindi possono mangiare in modo “disordinato” durante i pasti.
L’oral motor permette quindi di sviluppare una maggiore consapevolezza dei movimenti di tale distretto, per consentire l’articolazione di suoni, parole e frasi ed anche per manipolare cibi e bevande di varie consistenze.
Durante le attività logopediche basate sulla motricità orale, si cerca di migliorare il funzionamento della bocca, della mascella, delle labbra, delle guance e della lingua, in modo che il bambino possa dimostrare la mobilità e la coordinazione necessaria allo speech, ma anche alla manipolazione dei cibi (masticazione, movimento di cibi e liquidi, tolleranza di varie consistenze e deglutizione di cibi e liquidi).
Ci sono diverse ragioni per includere gli esercizi di motricità orale nel vostro piano terapeutico, esistono molteplici attività e diverse strategie per lavorare sulla mobilità e sul funzionamento della bocca, della lingua, delle labbra e della mandibola e ricordate le attività devono sempre seguire le esigenze del singolo individuo.

Scrivania con i giochi della Oral Motor Therapy

SENSORY PROCESSING MEASURE e SENSORY PROFILE

Il cuore della valutazione del profilo sensoriale rimane sempre un’attenta valutazione osservativa clinica all’interno della Gym Room. Gli studi condotti allo Star Institute e gli approfondimenti alla Temple University ci permettono di indagare profili di funzionamento altamente individualizzati utilizzati all’interno della dinamica relazionale per “cucire” gli interventi dei nostri bambini. Una chiara comprensione del profilo di funzionamento del bambino permette anche al genitore di avere nuovi strumenti per interagire con il suo bambino.