Tanti bambini diversi, diversi funzionamenti ma che cosa conduce loro a reagire in un modo piuttosto che in un altro? Sappiamo che il nostro funzionamento è come un network e che le funzioni sono tutte interconnesse ma, sicuramente qualcosa può saturare più di altro.

Spesso vediamo bambini con difficoltà attentive, che entrano in stress, che diventano evitanti e a scuola fanno fatica a stare nel gruppo con una negativa ripercussione nelle interazione con i pari. Ora, prendiamo le nostre lenti di ingrandimento per analizzare e soprattutto mettiamo subito a lato il pensiero “fa così perché lo vuole”. Signori e signore, quanta presunzione in tale affermazione, il verbo dovrebbe essere comprendere mica giudicare!

Se un bambino non ha un buon funzionamento visivo cosa succede? E attenzione, dico funzionamento perché non sempre acuità visiva e funzionamento visivo coincidono e, soprattutto, posso vedere 10 decimi e funzionalmente essere nei guai. Se un bambino ha difficoltà a seguire un target in movimento, potrà giocare tranquillamente in palestra con i suoi compagni oppure farà tanta fatica e alla fine diventerà evitante? Se ha difficoltà a mettere a fuoco e a passare da vicino a lontano, riuscirà a copiare dalla lavagna al quaderno passando da una visione distale a una prossimale continuando a capire dove si trova sul foglio? E se ha problemi di fissazione potrà continuare a guardare un punto senza dover ancorare e disancorare lo sguardo? Se le sue saccadi saranno più o meno regolari (per intenderci i salti che gli occhi compiono da un punto all’altro) cosa accadrà durante la lettura? Tutto questo quando peserà in una giornata scola stica ? Sa ppia mo bene che la regolazione è alla base di tutto ma tutta questa fatica non potrà far altro che minare la possibilità di essere calmo e regolato perché tutto diventa una sfida titanica. Ancora una volta osservare ti farà capire tante cose:

– il bambino con il foglio davanti si allontana con la testa o sembra sgranare gli occhi? Forse la veste grafica non va bene e la visione subisce un effetto affollamento.
– Si arrossano gli occhi, lacrimano, deve stropicciarli? Attenzione quelli sono sintomi di astenopia ovvero di affaticamento visivo.
– Non riesce a stare nel quadretto e la sua integrazione visuo-motoria pare non adeguata….La pressione sul foglio aumenta perché i l bambino ricerca maggiore controllo?
– Durante la lettura salta le lettere, le righe e ci sono diverse inversioni……. Le sue saccadi saranno irregolari?

Proprio perché siamo un network ciò che devi sempre avere ben in mente è la necessità di inquadrare il tutto in una tassonomia più ampia, il sistema visivo sarà accompagnato da un sistema motorio claudicante, dal propriocettivo e dal sistema vestibolare (particolarmente in connessione con il sistema visivo) unitamente a tutta la parte uditiva, ma in particolare ricordati che un visivo “confuso” ha vicino a se un vestibolare “confuso” che a sua volta confonde tutto l’aspetto posturale e ovviamente motorio.

Ancora una volta ci piace sottolineare quando l’approccio al bambino debba essere olistico e multidisciplinare perché un bambino è come un pentagramma, tante note singole creano la melodia……. ma ogni tanto c’è qualche bemolle.